La Stampa
February 13, 1999
Le Ossessioni E Le Visioni Di Un Rocker Kafkiano Che Sa Ancora Raccontare Storie
by Ferrari Paolo
Solo Robyn Hitchcock avrebbe potuto scrivere una canzone intitolata "Sleeping With Your Devil Mask", oppure "Listening To The Higsons", recita a pagina 415 la Rough Guide Dedicata Al Rock, testo sacro del settore. Il visionario e dinoccolato cantautore londinese spunta giovedi alle 23, 15 sulla pedana dello Zoo Bar, in corso Casale 127, per aprire con "Cynthia Mask" un concerto semplice ed affascinante, in cui canzoni fatali si alternano alle accordature in diretta da serata tra amici. "Scusate il ritardo, mi hanno riempito di antipasti," ghigna Robyn, iniziando un grande slam linguistico che ci portera a spasso tra inglese, francese, italiano e spagnolo. E canzoni, canzoni, canzoni. "Questa e' ambientata sulla 'DeChirico Street', sapete, e una strada dedicata al grande pittore italiano Giorgio De Chirico," e giu con l'acustica per "DeChirico Street". "E the wasp, come si chiama in italiano?"
Tutti insieme: "La vespa". "Si, appunto, le vespe. Ho scritto 'Madonna Of The Wasps' ispirandomi ad una scena di Tin Men, un film di Barry Levinson con Danny De Vito e Richard Dreyfuss. C'e una scena tremenda, in cui De Vito e nella vasca da bagno circondato da uno sciame di vespe." Ma al cinema, Robyn ci e andato anche da protagonista, di recente apprezzato al Torino Film Festival con Storefront Hitchcock, concerto in una vetrina di Manhattan immortalato dalla classe di Jonathan Demme. Ossessionato da animali deformi, insetti, vegetali androidi, il kafkiano Hitchcock affronta le sue visioni con l'angoscia e la curiosita dell habitue lisergico: non a caso la critica ha scomodato negli anni Syd Barrett e Captain Beefheart per ricostruire l'albero genealogico della sua ispirazione. Robyn Hitchcock con i Soft Boys, con gli Egyptians, da solo. Cantastorie superbo, attraversa lo sterminato repertorio con lo spirito che lo mantiene ragazzino a 46 anni. "Sleeping With Your Devil Mask", "Listening To The Higsons", quelle citate dal prestigioso volume, sono qui, come pure "I Something You", "The Yip Song", "Queen Of Eyes", e "Kingdom Of Love". Acustico nella prima, elettrico nella seconda meta, lo show cita i maestri piu amati, dal Lou Reed di "Sweet Jane", al Dylan di "Mr. Tambourine Man", passando per "Soul Kitchen" dei Doors e "The Wind Cries Mary" di Hendrix, ed emoziona lo stracolmo cafe chantant torinese fino all abbraccio finale.
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